Un grafico (a)tipico
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Un grafico (a)tipico

Non sono un grande amante del mondo Apple, ma nell’ufficio in cui collaboro come sviluppatore web e grafico in genere mi tocca utilizzare il MAC. Ammetto che dopo anni di utilizzo PC Windows il passaggio, anzi la convivenza non è stata e non è tuttora delle più semplici.
Al di là della diversa concezione in alcuni passaggi fondamentali, è proprio la logica del mac che a volte non voglio comprendere. A partire dalla visualizzazione dei software e del famigerato “finder” che per capirlo ho impiegato un bel po’ di tempo. Ma dopo 3 anni direi che “lui” (il mac intendo) ed io abbiamo trovato un compromesso che non complica la vita a nessuno e alla sera, una volta spento, ognuno a casa propria.

Sono così. Un grafico atipico. Una professione “inventata” e scoperta nel tempo che ormai è divenuta la mia professione. Certo è che l’alternativa di passare le giornate, soprattutto le mattinate, in un catasto a cercare e a presentare documenti e progetti non era proprio la mia massima aspirazione.
Così dopo un anno di quella bizzarra attività ho pensato bene di cambiare. Ma era veramente un cambiamento? Mi spiego. Vi spiego.

Scelsi le scuole superiori (scelsi veramente io, senza pressioni o condizionamenti da parte dei miei genitori e di questo li ringrazio) in base alle mie passioni. E le mie passioni nel lontano 1987 erano il calcio e i computer. Potrei dire che un grave infortunio mi stroncò la carriera da calciatore, ma non è vero, ero semplicemente grassottello e non mi piaceva correre. Allora decisi per l’informatica.

Però. C’è un però.
Al momento della scelta dell’indirizzo di studi da intraprendere dopo il bienno, la mano invece che segnare la crocetta sulla casellina “informatica” la appose su quella che citava la voce “edilizia”. Un errore direte voi… beh, no. Fu proprio una scelta non ponderata ma consapevole.

Ma perché?

Semplicemente perché nella vita si fanno delle scelte, giuste o sbagliate che siano. Ho sbagliato? Non me ne pento. All’informatica ci sono tornato e ad oggi rappresenta ancora la mia professione. Sono un Consulente Informatico. Con la mia “bella” partita iva (bella è solo un sinonimo di improperi ed insulti per quel numero che rappresenta una delle più grandi assurdità del mondo del lavoro. Ma ci tornerò su questo. Ah, se ci tornerò!).

Insomma. Sono un Perito Edile sulla carta ed un Consulente Informatico per lo Stato. In realtà mi piace fare, nel mio piccolo, il web e mi piace fare elaborazioni grafiche, impaginazioni, loghi, mi piace creare qualcosa che vedendola si possa dire “che bello” e “bravo”. Non ci si riesce sempre (altro discorso dolente che vi racconterò) ma quando ci si riesce la soddisfazione è veramente enorme.
Probabilmente se avessi seguito la strada della “sicurezza” avrei avuto più soddisfazioni economiche ma che ci volete fare sono fatto così. (A)tipico.

Ah, per la cronaca uso sempre il PC, di solito la sera quando ormai le mie figlie sono andate a nanna…ma questa è un’altra storia.